Turismo della memoria

 

La visita a un luogo della memoria non ha lo stesso significato di una visita ad una classica destinazione turistica. Un luogo della memoria, non ha un’identità in sé; la sua identità si definisce nello sguardo di chi ricorda e ricostruisce un passato ancora vivo, nella mentalità e nella sensibilità collettiva. Il turismo della memoria è dunque “un rito collettivo di conoscenza del passato e di costruzione dell’identità di un territorio”.

Da tempo il turista non cerca più le grandi mete ma il contatto con le realtà locali spesso fuori dai circuiti turistici. L’obiettivo del progetto basato sul marketing della memoria è stato quello di coinvolgere gli anziani recuperando e valorizzando il passato in modo innovativo, salvaguardando la memoria storica affinché un borgo sia vissuto più che semplicemente visitato. I residenti anziani del borgo si sono trasformati in divulgatori di fatti e aneddoti storici per un turismo innovativo basato sullo storytelling. La narrazione, è – insieme a informazione e comunicazione – uno degli ingredienti che ci servono per vendere qualunque servizio; tanto più nel turismo, dove le destinazioni e le strutture sono spesso palcoscenici naturali di storie vissute o immaginate. Il ruolo della narrazione è di stimolare il desiderio, accendere l’immaginazione, creare immedesimazione, anticipando – o prolungando – il piacere del viaggio.

Obiettivo finale è stato quello di realizzare una vera e propria mappa emozionale del comune corroborata da videointerviste. Ad ogni numero riportato sulla mappa corrisponde un video su you-tube.

Qui di seguito è riportato il primo video:

Ultimo aggiornamento

11 Aprile 2023, 17:01